Ottaviano: La Storia
Ottaviano è un comune italiano della provincia di Napoli, situato alle pendici del Vesuvio. La storia del paese risale all’antica città romana di Ottavium, fondata nel 43 a.C. da Ottaviano Augusto, dopo la sua vittoria sulla flotta di Sesto Pompeo nella Battaglia di Nauloco.
Durante il periodo romano, Ottavium era un importante centro di commercio e produzione di vino, grazie alla presenza delle fertili campagne vesuviane e della vicinanza al porto di Napoli. IDopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il territorio di Ottavium è sottoposto alle invasioni barbariche dei Goti e dei Bizantini.
Nel medioevo, il territorio di Ottaviano fu feudo della famiglia normanna dei Sanseverino, che costruì un castello fortificato sulla collina che sovrasta il paese. Il paese nel tempo subì numerose devastazioni a causa delle eruzioni del Vesuvio, tra cui quella del 1631, che causò la morte di migliaia di persone e la distruzione di gran parte degli edifici.
Nel XIX secolo, Ottaviano è coinvolta attivamente nei moti risorgimentali e fu teatro di scontri tra le truppe borboniche e quelle garibaldine. Durante la seconda guerra mondiale, il paese subì numerosi bombardamenti aerei alleati, che causarono danni ingenti agli edifici e alle infrastrutture.
Dopo la guerra, Ottaviano conobbe un periodo di rapida crescita economica e demografica, grazie alla vicinanza con l’area industriale di Napoli e alla diffusione delle colture agricole di alta qualità, tra cui il celebre vino Lacryma Christi del Vesuvio.
Oggi, Ottaviano è un importante centro industriale e commerciale della provincia di Napoli, noto per la produzione di tessuti, ceramiche, mobili e prodotti agroalimentari di alta qualità. Il paese conserva ancora numerosi monumenti storici, tra cui il castello normanno, la cattedrale di San Michele Arcangelo e la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Cosa vedere ad Ottaviano: il Castello Mediceo
Il castello mediceo di Ottaviano rappresenta un elemento centrale del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del comune campano. La sua storia, che ebbe inizio attorno all’anno mille, lo vede silente testimone di alcune delle più importanti vicende di Ottaviano. In tempi più recenti la storia della dimora principesca risulta strettamente connessa, come vedremo, all’ascesa della nuova camorra organizzata e al suo successivo declino.
Il castello mediceo di Ottaviano fu costruito su un’antica fortezza risalente circa all’anno 1000. Non sappiamo se tale fortificazione sorgesse su precedenti strutture romane o bizantine di periodo tardoantico, tuttavia ciò potrebbe essere quantomeno supposto, vista la valenza strategica del complesso difensivo, forse già compresa in epoche precedenti. Oggi del forte medievale resta ben poco: i lavori di restauro comportarono il riempimento del fossato e lo smantellamento del ponte levatoio, per rendere più facile il passaggio delle carrozze.
Il castello Mediceo di Ottaviano: tra medioevo e età moderna
Delle antiche mura del castello mediceo di Ottaviano restano pochissime vestigia, principalmente riutilizzate come fondamenta delle successive strutture o incluse in esse. La fortezza fu citata per la prima volta in una lettera di Gregorio VII. II famoso pontefice, strenuo sostenitore dell’egemonia pontificia sul potere imperiale, pare vi abbia soggiornato durante il suo esilio da Roma dopo l’assedio portato avanti dall’imperatore Errico IV. Il papa, salvato da contingenti normanni suoi alleati, sarebbe poi deceduto presso Salerno.
Il castello mediceo di Ottaviano divenne, nella seconda metà del 500′, dimora signorile di un ramo cadetto della casata de’ Medici. Fu Bernardetto de Medici ad acquistarlo, assieme all’intero feudo di Ottaviano, per 50000 ducati, dai principi di Molfetta. Tale ramo della famiglia de’ Medici, denominato poi de’ Medici di Ottajano, divenne elemento di centrale importanza del patriziato regnicolo. Tra i suoi più importanti esponenti si può ricordare, in periodo borbonico, Luigi de’ Medici di Ottajano, presidente del consiglio dei ministri del regno delle due Sicilie nonché rappresentante dello stesso al congresso di Vienna.
Si deve al principe Bernardetto e alla sua consorte il mutamento del castello di Ottaviano da forte medievale a residenza principesca. I lavori di restauro, iniziati verso la fine del 500′ e terminati agli inizi del 600′, mutarono profondamente la struttura preesistente, rendendola una meravigliosa dimora rinascimentale. Successivamente il castello di Ottaviano subì ulteriori restauri. Essi furono principalmente mirati alla salvaguardia dell’edificio, messo a rischio dai numerosi eventi sismici che hanno funestato la Campania nel corso dei secoli.
Il castello poté vantare, nel corso dei secoli, numerosi ospiti illustri. Tra essi D’Annunzio, che vi soggiornò nel 1892, assieme a Maria Gravina Cruyllas, sua amante dell’epoca, e i suoi quattro figli.
I cambiamenti estetici di maggior rilievo si ebbero nel corso del 700. Essi ebbero la finalità di adeguare le fattezze estetiche del castello di Ottaviano al gusto corrente.
Conclusioni:
L’edificio presenta ancora oggi le fattezze tipiche delle ville vesuviane di epoca settecentesca. l’edificio rimase all’interno della famiglia de’ Medici di Ottajano fino a fine 800′. Estinguendosi la linea di successione maschile esso passò, per i matrimoni contratti, al casato dei principi Lancellotti de Lauro, ultimi proprietari titolati dell’immobile.
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